“Ognuno di noi – dichiara Valentina – vorrebbe comunicare sempre al meglio la propria persona, e gestire le proprie interazioni in modo fruttuoso e armonico. Questo è il nocciolo degli strumenti del galateo, di cui ho approfondito e aggiornato gli aspetti più elevanti, per portare chi si rivolge a me a potenziare le proprie abilità, e a sentirsi più sicuro/a in ogni contesto”.

Se dovesse scrivere il primo capitolo di un libro sulla sua carriera, come inizierebbe?

“Con questo pensiero che rivolgerei alla me ventenne, e che indirizzo a tutte le donne che oggi si trovano ad affrontare una situazione simile: «Farai cose diverse da quelle che immagini ora, ma non sentirti disorientata. Niente è prestabilito. Hai il potere di cambiare ciò che non va per te e, tra qualche anno, tutto ti sarà più chiaro. Ma ti servirà coraggio. Continua a coltivare i tuoi studi, i tuoi interessi, la voglia di aiutare gli altri, il garbo, la gentilezza. Mettiti in gioco»”.

Che importanza ha conoscere il galateo nel 2022?

“Spesso il galateo è visto come qualcosa di vetusto e inutile ma è strutturante al punto tale da essere stato oggetto di studi da parte di sociologi quali Erving Goffman. In passato, i galatei erano vere e proprie guide al “saper vivere”, che ahimè, non sono però più state aggiornate negli ultimi decenni. Al contrario, il galateo dovrebbe evolvere con la società, per rimanere un valido alleato. Ecco perché analizzandolo con attenzione e occhi contemporanei, mi è stato possibile delineare degli strumenti che intersecano varie discipline: body language, dress code (e power dressing), business etiquette, abilità che riguardano le capacità relazionali e comunicative. Il galateo non è solo come stare a tavola, come si pensa abitualmente. Anche se rimane un aspetto importante, sia in occasioni sociali che lavorative. Sono tutte capacità – o soft skills – che ci aiutano a trasmettere con più sicurezza la nostra persona, e a sentirci adeguati in ogni contesto, perché hanno come punto di partenza l’armonia e l’attenzione agli altri. Trovo che di questo, oggi, ci sia un gran bisogno. E ne ho riscontro ogni giorno dalla mia community su Instagram”.

Ha fatto della sua passione il suo lavoro partendo da un momento di crisi. Quanto hanno aiutato i social?

“Tutto è cominciato durante la pandemia. Ho aperto la mia pagina Instagram per superare un momento buio. A causa di situazioni legate al Covid, quella che doveva essere una grande opportunità lavorativa che avevo colto da un anno, è svanita. Volevo distrarmi e fare qualcosa di utile. Mi è venuta l’idea di creare una pagina per divulgare quella passione che ho ripreso proprio durante quel periodo: il galateo. L’ho fatto un po’ con leggerezza, presto mi sono scontrata con il lato negativo dell’esporsi sui social, con la competitività accanita, e con altre dinamiche che allora non pensavo di dover affrontare perché, in quel momento, non pensavo ancora di trasformarlo in un lavoro. La mia community intanto diventava sempre più grande. Attraverso il box domande mi mettevo – e mi metto ancora – a disposizione per aiutare chi mi seguiva ad avvicinarsi al galateo, e ad affrontare situazioni spinose da questa prospettiva. Così, ho deciso di farlo diventare un lavoro, e di investire sempre più nella mia formazione, di unirla alla mia esperienza, per dare strumenti ancora più efficaci. Ed è edificante constatare i risultati positivi di chi mi scrive, e di chi lavora con me!”

Quale è stato il momento in cui ha pensato di essere coraggiosa?

“Sono ancora ad un punto di start-up nella mia attività, anche se ho già molte soddisfazioni. Esporsi sui social, dare inizio ad un’attività da sola, da zero, è qualcosa di impegnativo e sfidante. Per me, sentirmi coraggiosa equivale a perseverare. Nonostante tutte le situazioni sfidanti, momenti no, giornate che si prolungano anche a 13 ore lavorative. Essere coraggiosa è alzarsi ogni giorno pensando di andare avanti nel mio percorso, conservando garbo e gentilezza”.

Quale consiglio darebbe a chi vuole seguire la sua strada?

“Impegnati, studia, non temere di metterti in gioco. Cerca persone che condividano con te valori e obiettivi. Che tu scelga per un nuovo lavoro, un cambio di carriera, o di vita, rimani aperta/o allo scambio di idee, di competenze. Non avere paura di lasciare ciò che per te non funziona più, ascoltati con obiettività, e vai a vedere dove ti porta questa nuova strada”.