Lo scorso 2 luglio si è tenuta, presso il Castello Aragonese di Taranto, la XXXIV edizione del Premio Industria Felix. Progeva, eccellenza pugliese che promuove l’economia circolare, ha ricevuto il prestigioso riconoscimento per il terzo anno consecutivo.
Progeva è un’impresa del Sud a conduzione femminile che ha saputo conquistare, in breve tempo, uno spazio importante in un ambito, quello della trasformazione dei rifiuti organici, quasi esclusivamente maschile.
L’azienda è stata scelta dal Comitato Scientifico del Premio Felix partendo dall’analisi di cinquantamila bilanci complessivi, per la settima edizione pugliese e la terza lucana. Il merito dell’impresa di Lella Miccolis (amministratore unico di Progeva), che Braves ha avuto il piacere di intervistare qualche tempo fa (il testo completo è consultabile nella sezione Braves Model), è nelle sue performance gestionali e nell’affidabilità finanziaria. Elementi individuati attraverso l’inchiesta giornalistica condotta da Industria Felix Magazine e Cerved, la Data-Driven Company italiana e la più importante Agenzia di rating nel nostro Paese.
Nel 2019 Progeva si era aggiudicata il riconoscimento per la sua vocazione internazionale. Era stata ritenuta, per questa ragione, la migliore impresa della provincia di Taranto. A seguire, nel 2020, erano arrivati altri due riconoscimenti. Il primo a livello regionale, come miglior impresa femminile e migliore piccola impresa della provincia jonica.
Il secondo, sul piano nazionale: l’azienda era entrata a far parte delle imprese top italiane (sempre per le sue performance gestionali e per l’affidabilità finanziaria, nel settore Ambiente).
Questo Premio lo dedico a mia figlia ormai adolescente, per tre motivi. Perché ho dovuto sacrificare anche lei per raggiungere i risultati che mi hanno portato qui oggi, perché qualunque cosa lei scelga di fare nella vita la faccia al meglio che può, e perché vivo nella speranza che quando arriverà all’età lavorativa, la parità di genere sarà stata finalmente conquistata. Ringrazio anche tutti quegli uomini che mi hanno accompagnato in questa avventura imprenditoriale così ricca di sfide e incredibilmente interessante.
Sono le parole con le quali Lella Miccolis ha voluto commentare il premio ricevuto quest’anno. Nel corso dell’intervista realizzata da Braves, lo scorso febbraio, l’imprenditrice ha fornito direttamente e indirettamente preziosi suggerimenti a chiunque desideri fare impresa oggi. In quella occasione, raccontando la propria esperienza professionale nell’ambito del compostaggio industriale, ha posto l’accento sulla parola coraggio e ha tenuto a sottolineare le differenze tra la scuola di oggi e quella di ieri. Un tempo non si parlava di imprenditoria, nelle aule scolastiche. Attualmente le ragazze e i ragazzi hanno a disposizione molti più strumenti per individuare le proprie vocazioni e per emergere.
Come spesso testimoniano i fatti, c’è ancora tanta strada da fare sul fronte delle pari opportunità. Lella Miccolis e altre donne come lei, non solo imprenditrici, ma anche docenti, rappresentanti istituzionali, donne alla guida di organizzazioni che operano nel terzo settore, artiste e scienziate sono esempi che incoraggiano le giovanissime generazioni a spingersi oltre i pregiudizi, i timori e gli ostacoli.
Come Miccolis ha sottolineato, per emergere bisogna essere preparate, avere competenze specifiche e occorre anche una buona dose di realismo visionario, ovvero la capacità di rimanere con i piedi per terra, guardando in alto e oltre. Mai dimenticando l’etica personale e professionale.